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Le cronache del tempo, riportate nella memoria sopra citata, parlano di grandi lavori di bonifica eseguiti prima della costruzione della chiesa, prevista su terreno boscoso e ricco di acque.
Spesa fatta per detta fabbrica scudi 5836
Segue un estratto delle memorie del direttore dei lavori.
“A dì 19 Febraro 1614. Il Convento di S.Pietro sopra Acqua, o vero si vuol chiamare sopra Acqua, havendo io Hercole Astancolli fatto fare da fondamenti, e la facciata dinanzi e fino a mezzo Convento cavati li fondamenta fino a 22 e 25 piedi sotto, dove si è trovata quantità d’acqua che abbondava talmente che non vi è possuto vedere che fondamenta fosse (…)
E la muraglia di detto convento resta sotto terra più che di sopra e per la profondità delle fondamenta, si anco per la grossezza di detta Muraglia. (…)
E fu cominciata ad habbitare detto convento et offitiare in manco di cinque Anni e continuamente si è venuto perfetionando detto Convento di Suppellettoli.
Spesa fatta per detta fabbrica scudi 5836”
Narrano inoltre del trasporto solenne avvenuto l’8 dicembre 1624, nella chiesa ormai terminata, di una sacra immagine della Vergine che si trovava nella cappelletta di un casale sulla strada “dalla banda di Todi” e verso la quale la gente nutriva filiale devozione.
Grande promotore e sostenitore di tutti i lavori della chiesa e forse della costruzione, o ristrutturazione, dell’edificio conventuale, fu il cardinale romano Marcello Lante al tempo vescovo di Todi, che volle portare a San Pietro una comunità di Francescani Riformati in sostituzione dell’indebolita collegiata costituita al tempo da un priore e quattro canonici. Questi vennero dal vicino Busseto.
Il Cardinale, prima di iniziare il lavoro, volle ascoltare il parere dei rispettivi Superiori della Riforma (ramo dei Francescani), perché a loro voleva affidarlo.
Il Custode del tempo fece recapitare questa domanda a tutti i Superiori locali Riformati dell’Umbria: “Volendo l’Ill.mo Cardinale Landi, Vescovo di Todi fabbricarci un Convento in una sua chiesa detta S.Pietro, vicino alla terra di Massa, quando però si contentino i frati; Perciò si dimanda: S’accetta detto Convento?”
Le risposte furono tutte affermative e ci fu chi ne specificò il motivo: “Perché il Cardinale è stato sempre benevolo verso la Riforma.”
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